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Carne e sostenibilità: la Francia riduce le emissioni con il “Label Bas Carbone”

Carne e sostenibilità: la Francia riduce le emissioni con il “Label Bas Carbone”

“Label Bas Carbone”: perché l'Italia non segue l'esempio?

La sostenibilità nella produzione di carne è un tema cruciale nella lotta al cambiamento climatico. La Francia ha dimostrato un approccio innovativo con il "Label Bas Carbone", un sistema che incentiva gli allevatori a ridurre le emissioni di CO₂.

Questo programma non solo diminuisce la carbon footprint della carne, ma offre anche vantaggi economici agli agricoltori. Ma perché l'Italia non ha ancora adottato un sistema simile?

Il modello Francese: cos'è il “Label Bas Carbone”?

Il "Label Bas Carbone", introdotto nel 2018 dal Ministero per la Transizione Ecologica francese, è un sistema di certificazione che premia gli agricoltori per la riduzione delle emissioni di gas serra. Questo programma coinvolge:

  • Valutazione iniziale: calcolo del bilancio di carbonio dell'azienda agricola.
  • Implementazione di pratiche sostenibili: adozione di tecniche come la gestione efficiente dei pascoli, riduzione dei fertilizzanti chimici, piantumazione di siepi campestri.
  • Misurazione finale: dopo cinque anni, quantificazione delle tonnellate di CO₂ evitate o sequestrate.

Gli agricoltori ricevono compensazioni economiche per ogni tonnellata di CO₂ risparmiata, incentivando la sostenibilità come opportunità economica.

Riduzione straordinaria dell’impronta di Carbonio

Un risultato significativo del "Label Bas Carbone" è la riduzione dell’impronta di carbonio a 14 kg di CO₂ equivalente per kg di carne prodotta, meno della metà rispetto alla media di 30 kg di CO₂eq riportata in letteratura.

Questo dimostra che la produzione di carne può avere un impatto ambientale significativamente inferiore attraverso politiche mirate e pratiche innovative.

Carne Genuina: l’eccellenza italiana nella sostenibilità della carne

In Italia, Carne Genuina è un esempio di azienda che adotta un approccio responsabile per ridurre l'impatto ambientale della produzione di carne. Le iniziative includono:

  • Energia rinnovabile: impianti fotovoltaici coprono il 60% del fabbisogno energetico, riducendo le emissioni di CO₂.
  • Progetti di sequestro del Carbonio: piantumazione di una foresta di baobab in Kenya e gestione di un bambuseto in Italia migliorano il bilancio del carbonio.
  • Progetto EcoCanto per la biodiversità: monitoraggio e tutela della flora e fauna locali, integrando agricoltura e tutela ambientale.
  • Riduzione degli sprechi: ottimizzazione della filiera produttiva per minimizzare le emissioni in ogni fase.

Carbon Farming in Europa: altri esempi virtuosi

La Francia non è l'unico paese europeo impegnato nel carbon farming. Diverse iniziative in Europa dimostrano un crescente interesse verso pratiche agricole sostenibili:

Progetto LIFE Carbon Farming

Il Progetto LIFE Carbon Farming coinvolge sei paesi europei: Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia e Spagna. L'obiettivo è applicare pratiche a basse emissioni di carbonio in 700 aziende agricole, riducendo l'impronta di carbonio del 15%.

Il progetto mira a:

  • Sviluppare un meccanismo di finanziamento basato sui risultati per incentivare l'espansione delle iniziative di carbon farming.
  • Condividere conoscenze e best practice tra i paesi partecipanti.
  • Promuovere tecniche agricole che aumentino il sequestro di carbonio nel suolo e nella biomassa.

Iniziative della Commissione Europea

La Commissione Europea ha pubblicato una guida tecnica per avviare e implementare meccanismi di carbon farming nell'UE. Questa iniziativa fa parte della strategia "Farm to Fork" e punta a:

  • Fornire linee guida per gli Stati membri sull'adozione di pratiche agricole sostenibili.
  • Incentivare gli agricoltori attraverso politiche comuni e finanziamenti adeguati.
  • Promuovere la sostenibilità agricola come pilastro fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici.

L’Italia rimane indietro: perché non abbiamo un "Label Bas Carbone"?

Nonostante l'esistenza di progetti europei come il LIFE Carbon Farming, l'Italia non dispone ancora di un sistema strutturato a livello nazionale simile al "Label Bas Carbone" francese.

Perché non adottare un modello italiano che incentivi gli agricoltori a ridurre le emissioni?

Un "Label Bas Carbone Italiano" potrebbe:

  • Offrire supporto economico agli allevatori impegnati nella sostenibilità.
  • Favorire l'adozione di pratiche innovative e la diffusione di progetti come Ecocanto.
  • Promuovere la sostenibilità della carne italiana nel panorama internazionale.
  • Allinearsi con le iniziative europee, contribuendo agli obiettivi climatici dell'UE.

Sostenibilità: un appello al Governo Italiano

Il successo del "Label Bas Carbone" in Francia e delle altre iniziative europee dimostra che la produzione di carne può essere resa più sostenibile attraverso politiche mirate e incentivi economici.

L'Italia ha l'opportunità di seguire questi esempi virtuosi, valorizzando le eccellenze nazionali come Carne Genuina.

Auspichiamo che il governo italiano:

  • Implementi un sistema di certificazione nazionale per la riduzione delle emissioni in agricoltura.
  • Fornisca incentivi finanziari agli agricoltori che adottano pratiche sostenibili.
  • Promuova la ricerca e l'innovazione nel settore agroalimentare per ridurre la carbon footprint.

La sostenibilità della carne non è solo possibile, ma necessaria per garantire un futuro migliore al nostro Pianeta. È tempo che l'Italia prenda esempio dalla Francia e dalle iniziative europee, facendo della sostenibilità una priorità nazionale.