Left Continue shopping
Your Order

You have no items in your cart

I detti contadini del nonno Carlo

I detti contadini del nonno Carlo

I detti contadini: saggezza e tradizione (e divertimento)

I proverbi contadini racchiudono un mondo di saggezza popolare tramandata di generazione in generazione.

Nonno Carlo, con la sua esperienza e il suo legame profondo con la terra, ci regala un patrimonio di detti e insegnamenti che raccontano la vita semplice, ma ricca di valori, del mondo rurale.

In questo articolo esploreremo i suoi detti più celebri e preferiti, scoprendo come riflettano la ciclicità delle stagioni, il rispetto per la natura e l'importanza della famiglia ma anche qualche frase simpatica in bergamasco che rende la situazione che spiega, offrendoci spunti di riflessione anche per il presente.

Aria di neve - "Aria de nif" in bergamasco

L'espressione "aria di neve" si riferisce a quel freddo pungente e umido che annunciava l'arrivo delle prime nevicate.

Era un segnale naturale, riconosciuto da generazioni, che indicava il cambiamento delle stagioni e preparava il mondo contadino alle rigide giornate invernali.

Sotto la neve il pane. Sotto acqua la fame.

Questo antico detto riflette la saggezza contadina, secondo cui la neve, pur poco frequente oggi, migliora i raccolti.

La neve agisce come una coperta naturale che protegge il terreno, lo arricchisce d’acqua e lo rende più fertile, favorendo una coltivazione migliore.

I raccolti, trasformati in farina, garantivano il pane necessario per sfamare la famiglia, simbolo di abbondanza e prosperità. Al contrario, le piogge eccessive rovinano il terreno e compromettono i raccolti, portando carestia.

Mi è venuta la pecundria - in bergamasco

Eh chi l’ha detto che c’è solo il blue monday! La pecundria è una sensazione simile, come quando si pensa al giorno dopo una festa.

Ad esempio, se partecipi a un matrimonio il sabato, dove ti diverti, stai in mezzo alla gente, ridendo, mangiando e scherzando, la domenica e il lunedì sono molto diversi.

Prima ti sei lasciato andare al divertimento, al buon cibo e alle bevute, e se hai esagerato, al lunedì potresti ritrovarti a pensare: “Ma cosa mi è passato per la testa di mangiare così tanto?”. Ecco la Pecundria, quel senso di appesantimento e rimorso che segue un’eccessiva indulgenza.

“Questa mattina non me n’è andata bene una”: la pecundria è un tipo di tristezza, dice nonno Carlo, una persona che non sta molto bene psicologicamente.

I consigli del nonno per farla andare via? Non pensarci, mangiare, girare e bene bene!

E, per citare un’altro detto: “Mangiare, bere e andare a spasso, il mestiere del Michelasso!”.

"Il contadino avaro non fu mai ricco"

Un contadino che risparmia troppo nei campi, evitando di investire nel concime e nella cura del terreno, si dimostra avaro.

Tuttavia, questa avarizia è controproducente: senza nutrire adeguatamente la terra, i campi non produrranno un raccolto abbondante, e senza raccolto non ci sarà mai vera ricchezza. Investire nella terra è l'unico modo per garantirsi prosperità e successo.

“Meglio stare a tavola con un brigante che con un ignorante”

Questo proverbio sottolinea un'arguta verità popolare: dall'ignorante non si può apprendere nulla, mentre anche un brigante, per quanto malfattore, può insegnare qualcosa sulla vita e su come affrontarla.

Ovviamente, il tutto va preso con la leggerezza tipica dei detti!

“Sùche e Melu’ so la sò stagiu’” - Zucche e meloni hanno il loro momento/stagione

Questo proverbio rimanda al concetto che ogni cosa ha il proprio tempo e il proprio posto.

E…. quando eravamo piccoli che facevamo gli stupidi, ci incalzava con un sonoro: "La festa l'è finida, fa mia l'asen" - La festa è finita, non fare l’asino!